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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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I doveri, III, 20
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originale
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[20] Erit autem haec formula Stoicorum rationi disciplinaeque maxime consentanea; quam quidem his libris propterea sequimur, quod, quamquam et a veteribus Academicis et a Peripateticis vestris, qui quondam idem erant, qui Academici, quae honesta sunt, anteponuntur iis, quae videntur utilia, tamen splendidius haec ab eis disserentur, quibus, quicquid honestum est idem utile videtur nec utile quicquam, quod non honestum, quam ab iis, quibus et honestum aliquid non utile aut utile non honestum. Nobis autem nostra Academia magnam licentiam dat, ut, quodcumque maxime probabile occurrat, id nostro iure liceat defendere. Sed redeo ad formulam.
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traduzione
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20. Questa norma sar? pienamente conforme alle teorie della dottrina Stoica: e la seguiamo in questi libri per il fatto che, sebbene anche gli antichi Accademici e i vostri Peripatetici, che una volta erano tutt'uno con gli Accademici, antepongano ci? che ? onesto a ci? che sembra utile, tuttavia questi argomenti sono trattati in maniera molto pi? elevata da quelli che identificano l'utile con l'onesto e negano che sia utile ci? che non ? onesto, anzich? da quelli secondo i quali qualche cosa onesta non ? utile e qualche cosa utile non ? onesta. Quanto a noi, la nostra Accademia ci d? ampie possibilit? di difendere, a pieno diritto, qualsiasi tesi ci si presenti in sommo grado probabile. Ma ritorno alla norma.
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